Diario
2 novembre 2009
Manifesto Abusivo (Samuele Bersani '09)
Infilo il Cd nel lettore e sorrido del gesto che appare nostalgico e antico, ma io ho memorie e quotidianità del vinile sul giradischi che gira sotto l'attrito musicante della puntina.
Esce la voce del Bolognese dalle casse e riconosco subito l'opera del cantautore: melodie sempre più diagonali, coraggio e indifferenza verso l'apparente disorientamento che provoca la metrica delle parole sulle note delle canzoni.
Bersani scrive testi che non sempre rispettano il canone strofa ritornello strofa e sopratutto non sempre aggancia la ritmica della musica con parole tronche neologismi ritmici o inglesismi...
Le sue sono storie analitiche della realtà metaforizzata a livelli raggiungibili soltanto da chi ascolta davvero non a chi si lascia scivolare canzoni alla radio.
Oppure sono sogni irraggiungibili portati sulla terra da frasi e storie leggibili.
Ma comunque sia un suo album va ascoltato con la sacrosanta convinzione che la musica debba essere anche impegnativa, che impegno non vuol dire difficile o non orecchiabile, che il disimpegno all'eccesso porta all'allontanamento degli individui dalla musica, l'arte, il pensiero e anche l'azione virtuosa!!!
Scorrono le canzoni e immediatamente le invito ad un nuovo prossimo ascolto, le promuovo tutte e rendo giustizia all'opera inchinandomi a loro,manifestando la necessità indottami nel doverle riaffrontare riascoltare gustare e apprezzare.
Il suono di bersani va sempre più raffinandosi e prende corpo, acquista voci e ariosità.
Sono curioso di un'ennesima nuova produzione live della sua musica e sopratutto di uno sviluppo concreto e continuo tra studio e concerti di tutte le atmosfere Jazzy, folk-pop colto, ritmiche complesse e archi e cori che ogni volta sembrano invitarti ad un viaggio.
Che allora cominci per davvero 'sto viaggio disincastrando il genio dalle residue conformità e che lo lanci a livelli che solo Fossati, De Andrè e Pino Daniele '70-'94, hanno raggiunto prima.
Ora in Italia tra i "nuovi" alfieri della musica popolare, sono assolutamente degni di nota Ivan Segreto, Niccolò Fabi e Samuele Bersani... originali, curiosi e coraggiosi di suonare e comporre la loro musica.
Yeah
Nighty
2 novembre 2009
Simona Molinari's debut Album (first very personal impression)
Eh si! La Ragazza canta e scrive le canzoni che canta e non lo immaginavo. Eh si! La ragazza è giovane e bella e siamo così abituati oramai che anche le brutte e anziane (non faccio nomi, ora!) sono incapaci di fare musica e arte in Italia, che... mi sorprende! Eh si! Il sound dell'album è acustico e profondo, anche se non intendo con questo essere scevro da elettrificazioni, acustico nel senso di suoni materiali e corposi, con una ricerca della solidità degli stessi, con tromba Bossiana e Sax DiBattistiano in evidenza e qualche vecchio amico qua e là che drumma corposo o Contrabbassa volitivo!!! Eh si! La ragazza rischia note e parole, suoni e anche la sfida con le migliori cantanti italiane: brava!!! Subito, senza aspettare che non si parla di costruzioni di ponti o di un piano urbanistico avveniristico per il rilancio di Napoli... di aerei supersonici con il susseguente strascico di respèonsabilità pubbliche e legali e... E' un disco di musica Pop-Jazz -e lo sottolineo!!!- e subito, anche da prima di registrarne uno, la Ragazza sembra aver accettato la sfida con la troppo nominata Mina (e non parlo di lei ora), la troppo elitaria Alice, la troppo abusata Giorgia, la troppo brava Mannoia, la troppo rock controvoglia Consoli, la troppo sottovalutata Laquidara, le troppo sopravvalutate Oxa, Nannini, Grandi etc... La sua voce è leggera, alta di registro, pulita, ma morbida, mai tagliente e forzata, forse potrebbe sporcare un po' se ne avesse voglia, oppure vibrare un po', ma che bello sentire una voce dritta senza quei ghirigori vibrati esagerati e sognare invece un soprano sax di Dexter Gordon o di John-A Man Supreme-Coltrane... Tutto bene, perché non c'è motivo di criticare un lavoro divertito e divertente, una musica orecchiabile e bella che non ha bisogno di essere paragonata a nessuno, di commentare inutilmente la purezza di una passione vera per la musica che canta e scrive e interpreta la ...Ragazza!
Probabilmente in futuro ricercherei un maggior impasto con la sezione ritmica e il basso in particolare, un modo per rendere meno evidente il distacco tra l'altezza della voce e il groove! Ma per tranquillità relativa è il peggior difetto di tutte le voci femminili italiche e delle loro produzioni quello di voler sovrastare la musica con la voce invece di annettersi ad essa e vivere insieme il brano... e la conseguente eliminazione da una qualunque esportabilità del prodotto!!!
Quindi solo un grande BRAVA, un abbraccio sconosciuto e caldo e una spinta al futuro a questa Campano-ABBRUZZESE... Nighty
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