L'inizioII° CapitoloIII° CapitoloIV° Capitolo? Alleria (Pino Daniele)Passa ‘o tiempo e che fatutto cresce e se ne vapassa ‘o tiempo e nun vuo’ bene cchiù.Voglio ‘o sole pe’ m’ascittàvoglio n’ora pe’ m’arricurdàalleria pe nu momentote vuo’ scordàche hai bisogno d’alleriaquant’haje sofferto ‘o ssape sulo Dio.E saglie ‘a voglia d’alluccàca nun c’azzicche niente tuvulive sulamente dàl’alleria se ne va…Passa ‘o tiempo e che fase la mia voce cambieràpassa ‘o tiempo e nun te cride cchiùe ti resta solo quello che non vuoie non ti aspetti niente perché lo saiche passa ‘o tiempo ma tu non cresci mai.E saglie la voglia d’alluccà ecc.…Chiude gli occhi e spinge fuori un’ultima lacrima, tira su col naso, e tenta di chiudere quel ricordo, diconcludere qualche riflessione e si accorge che dopo quel giorno un’accetta ha spezzato in due la sua vita:via i campeggi in montagna, via zii e parenti, via i vecchi , falsi amici del padre, via anche Alessandra,colpevole solo di far parte di quella metà temporale. E’ ora di capire il suo mondo, di identificarlo, di crearloper poterlo presentare con orgoglio, un giorno, a suo padre a se stesso…Un mondo fatto di onestà, verità, passioni,… amici.Non rifiuta l’occasione di passare una breve vacanza con Livio e gli altri del vecchio gruppo estivo… non sarà memorabile, ma resterà l’ultima vacanza, l’ultima in cui non si sentirà in colpa per qualche giorno di ozio!!!V CapitoloI primi miseri 10 giorni di ferie della sua vita da operaio, li ricorda solo parzialmente: il viaggio in treno conLivio, la conoscenza di Rosa, durante l’ultimo tratto da San Severo a Peschici, la sua voce. I suoi occhi scuriguardavano sempre quelli chiari di Livio. I suoi capelli scuri, mossi e luminosi, irridevano quelli altrettantoscuri, ma prematuramente radi, di Livio, e il suo sguardo era una risposta certa e sorridente ad unadomanda mai fatta:– Li’, perché non le hai chiesto dove sta?– Be’… veramente…– Cavolo stiamo a 5 chilometri di distanza… che ci vuole?– Hai ragione! Non ci ho pensato… e poi lei…– Avrebbe accettato! – All’unisono…Poi il campeggio, il ferragosto e le “natiche” insospettabilmente sode di Valentina, che ballano la Lambada. Ilsuo sguardo velato… ubriaco e disponibile. Andy che la bacia, la saluta e raggiunge Livio alla fermatadell’autobus e aspetta:– Be’, come è andata? – Livio incuriosito dall’orario.– Niente, non mi andava… bel culo, ma era ubriaca!– Capisco… Forse! – Dubbioso e stanco, Livio sbuffa e si siede sul muricciolo della direzione, lungo la statale…– … No! In realtà ho ripensato ad Alessandra, mi manca, ma… in fondo… come può mancarmi se non la vedo mai? Forse dovrei provare a costruirmi una storia un po’ più realistica.– Dici davvero?– No! Sono le 3 di notte e sono stanco!… Poi al lavoro… Poi…… L’azzurro dello sguardo fisso sul televisore, enfatizza le sfumature della solitudine di questa sera.Solo 10 minuti prima era in attesa dello squillo del telefono.Solo 10 minuti dopo aveva liquidato tutto quel mondo di lettere ed emozioni. In fretta, con una scusa banale, le aveva assicurato spiegazioni e aveva riagganciato la cornetta,notato il tremore del braccio, gelato da pensieri persi tra la confusione di colori blu, senza risposte nella mente.Ed ora è lì che guarda un vecchio cartoon.Muto ascolta il suo jazz anni ’60 raccontargli storie démodé.Mangia pane e nutella e pensa che era troppo tempo che non lo faceva più.…mi sto ricostruendo e non capisco ancora da che punto ho cominciato.… scusami!...Continua...